Cosa non perdere a Braccano - Paese dei Murales
Benvenuti a Braccano, il paese più famoso per i suoi murales nella regione di Marche. Qui potrete oltre ai murales immergervi nella natura e percorrere i numerosi sentieri che fanno parte della riserva naturale Regionale del Monte San Vicino e Monte Canfaito .

Chiesa Santa Maria delle Grazie
Al centro del borgo spicca l’unica chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie, eretta nel 1684 in stile barocco. La facciata semplice a un’unica navata, a pianta rettangolare, conserva al suo interno le spoglie del parroco don Enrico Pocognoni, un’elegante fonte battesimale, pregevoli opere lignee e una Madonna con bambino della fine del XIII sec.

Museo della resistenza
Il Museo è ubicato in località Braccano di Matelica, di fronte al campo ora parcheggio dove il 24 marzo 1944 fu perpetrato un eccidio nazi-fascistain cui furono uccisi il parroco della frazione "Don Enrico Pocognoni" e cinque giovani partigiani: Demade Lucernoni, Ivano Marinucci, Temistocle Sabbatini, Thur Nur (etiope), Mohamed Raghè (somalo)L'esposizione museale (inaugurata il 24 marzo 2018) consiste in documenti, fotografie, giornali, attestati scolastici degli anni del regime fascista, seconda guerra mondiale, Resistenza e lotta partigiana, relativi a Matelica e al territorio.
Trekking da Braccano





168A GOLA DI JANA
Superato il centro abitato di Braccano raggiunta area archeggio con tabellone turistico, il segnale 168A indica la Gola di Jana a pochi minuti, una forretta da vedere. Qualche tratto disturbato dalla vegetazione. A Primavera, camminerete sull’acqua (non montatevi la testa) che, una volta giunti in fondo alla stretta gola, prende la forma di una stretta e nascosta cascata di alcuni metri.
168 SENTIERO FRANCESCANO – ROTI
Passeggiata tradizionale degli abitanti di Braccano, alla portata di tutti, lungo la strada (fondo naturale), aperta nel 1938. L’itinerario è un tratto del Sentiero Francescano. Si incontrano alcuni bivi (168C Strada Vecchia, 168D, 168F) tutti sentieri nell’area Roti-Fosso del Fugnolo-Monumento del Capitano.
Il percorso è in leggera salita, poi pianeggiante fino a Roti dove si arriva accolti da una provvidenziale fonte perenne.
167 -BRACCANO FOSSO DEL FUGNOLO ACQUA DELL’OLMO
Superato l’abitato, il segnale 167 indica Posta della Serra – Bocca de’ Pecu. Questo sentiero ci farà percorrere tutto il fosso del Fugnolo.
Superato il bivio con la Gola di Jana, il sentiero inizia una lunga salita, arriva e supera il bivio con il 167A fino ad un panoramico poggio (h 0,35) con viste suggestive sulla sottostante Gola di Jana. Rientrati nel bosco, si scende al bivio con il 172A e poi all’alveo del fosso del Fugnolo, dopo averne attraversato il corso nei pressi del bivio con il 168F per Roti (h 0,50). Attraversata una radura sotto le incombenti pareti delle Rocchette (v. Aie di Macciano 172) ci infiliamo tra i noccioli. Il sentiero segue il fosso con passaggi di sponda fino al bivio con il 172 (h 1,15) dopo il quale o si entra nella forra Bocca de Pecu (v. Aie di Macciano 167) o si sale sulla dx nel bosco (167C) alla fonte Acqua dell’Olmo (h 1,40).
168D BRACCANO – MONUMENTO DEL CAPITANO – ROTI
Da Braccano si segue il Sentiero Francescano (v. 168) fino al bivio sulla dx con il 168D (h 0,15). Si prende il sentiero che sale, molto solcato e pietroso fino a sfociare in alto in uno stradino pianeggiante (h 0,45), bivio con il 168B (soppresso). Si prende a sx uscendo dal bosco e portandosi in leggera salita verso pascoli aperti, con grossi ginepri (h 1,00). Con una curva a sx si arriva al monumento del Capitano (h 1,10) (v. box), punto di convergenza di mulattiere che provengono da Valdiola e dai Pantani di Matelica e Prati di Gagliole. Il nostro sentiero continua come 168E, richiamato più in alto, tra gli alberi fino ad uscire su un poggeto dal quale prosegue a mezza costa tra i bassi cerri. Attraversa il versante dell’Argentaro, ripetendosi lo splendore dei panorami verso la dorsale appenninica (h 1,20). Il tratto che scende a Roti percorre un largo stradino ripido nel bosco, (le Trebiole) fondo di sassi e di foglie, fino al bivio con il 169A (h 1,35). Da qui prendere a sx fino a raggiungere la strada (168) nei pressi di una sbarra, per arrivare a Roti (2,00).
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